La lingua italiana, d’altro canto come tutte le lingue, ha subito molte trasformazioni col passare dei secoli.
È proprio per questo motivo che nella nostra lingua esistono diverse parole che crediamo essere equivalenti quando, invece, vogliono dire cose differenti.
Regalo e dono sono due termini spesso utilizzati come sinonimi ma che, in realtà, hanno due significati ben distinti.
Cosa significa fare un regalo
Il termine “regalo” ha origini molto lontane e deriva dal termine regale, che si riferisce all’offerta al re. In questo termine, quindi, prevale la dimensione dell’obbligo e della convenzione sociale. Il vero significato del regalo è dunque un gesto di sudditanza nei confronti della persona a cui è destinato. Facciamo un regalo alle persone verso le quali vogliamo mostrare riconoscenza per quello che hanno fatto per noi, con cui ci sentiamo in debito e per cui abbiamo una sorta di devozione.
A questa categoria spesso appartengono tutti quei regali fatti o ricevuti senza pensare alla personalità di chi lo dovrà scartare. Molte volte questi finiscono per essere riciclati o addirittura si arriva a dimenticare l’autore del gesto.
Altre volte, invece, sembra di partecipare ad una gara a chi fa il regalo più bello o costoso, spesso senza nemmeno pensare se questo possa effettivamente piacere al destinatario! Il finto sorriso è la reazione più comune a questo tipo di regalo… sia di chi lo consegna, sia di chi lo scarta.
Il dono, invece, è tutt’altra cosa
La parola “dono“ deriva dal latino donum, che significa dare all’altro. Il dono è un’omaggio alla spontaneità, è un gesto di gratitudine nei confronti del rapporto tra due persone che arricchisce la vita di entrambi.
In sostanza, i doni sono quelli che, quando li riceviamo, ci fanno sentire speciali e importanti l’uno per l’altro. Sono quelli che ci emozionano e ci colpiscono proprio perché sono riusciti a cogliere un aspetto di noi stessi.
Quando li scarti, ti danno la sensazione che quella persona ti abbia pensato e ti abbia dato un valore.
Il dono ha un valore universale, non conosce crisi o differenze economiche